Scarica l'App Trezor dall’App Store, ma...
Un utente di iPhone che si chiama Phillipe Christodoulou ha scaricato l’applicazione Trezor per iOS, credendo che si trattasse della versione ufficiale dell’omonima azienda che produce un portafoglio hardware per criptovalute.
L’App, che utilizzava i colori e l’icona ufficiali di Trezor, era stata realizzata da truffatori e progettata per ingannare i proprietari di Bitcoin. Appena ha inserito le credenziali del suo conto in Bitcoin, tutte le riserve sono state trasferite. Phillipe Christodoulou ha perso 17,1 bitcoin, valore corrispondente a più di 800mila euro al momento del furto.
“Apple non merita di farla franca” ha spiegato l'uomo al Washington Post. Secondo lui la responsabilità maggiore ricade sull'azienda di Cupertino, che non ha esercitato i dovuti controlli. Gli sviluppatori della finta App hanno inizialmente proposto una generica App di crittografia passando i controlli, poi hanno cambiato la descrizione del loro software per trasformarlo in un portafoglio di criptovaluta.
“Diversi studi hanno mostrato che l’App Store è il marketplace più sicuro al mondo" ha detto un portavoce di Apple al Washington Post. "In casi limitati nei quali criminali riescono a frodare nostri utenti, intraprendiamo azioni rapide contro tali soggetti oltre a impedire il verificarsi di simili violazioni in futuro”.
Non è la prima volta che una finta applicazione per la gestione dei Bitcoin deruba un utente dei suoi averi. Secondo Coinbase (piattaforma per l’acquisto e scambio di criptovaluta), dal 2019 sono state oltre 7000 le richieste di accertamenti per furti di criptovalute. Una delle lamentele ricorrenti è la presenza di applicazioni di scamming presenti su Google Play e App Store.
Secondo le analisi di Sensor Tower, la finta App Trezor per iOS è rimasta sull’App Store dal 22 gennaio al 3 febbraio. E' stata scaricata circa 1000 volte e almeno cinque persone hanno denunciato il furto di criptovalute, per una perdita totale di oltre 1,3 milioni di euro.
La falsa App è stata rimossa dall’App Store. Lo sviluppatore è stato bandito. Apple non ha indicato il suo nome e non si sa se questo ha pubblicato altre applicazioni sull’App Store. Una simile App è apparsa due giorni dopo sull’App Store e Apple ha rimosso anche questa.