La generazione Z si allontana dai social media
I giovani nati tra il 1995 e il 2010 si sono allontanati dai social media.
Secondo un recente sondaggio commissionato dalla banca di investimento Piper Sandler, solo il 22% degli intervistati di età compresa tra i 7 e i 22 anni ha indicato Instagram come la propria applicazione preferita (in calo rispetto al 31% nella primavera del 2020). Tra gli altri social media utilizzati emergono Snapchat per il 31% e TikTok, che resta quello più utilizzato dai giovanissimi col 33%.
"Eliminando Instagram, ti rendi conto che non ne hai bisogno. Prima di postare cercavo la foto migliore che avessi scattato e l’angolazione più convincente: avevo 20 foto diverse della stessa cosa. Mi stavo confrontando con me stessa, non è un gioco divertente. Lo definirei piuttosto come un comportamento ossessivo e tossico, ma è anche subdolo in quanto ti sembra del tutto normale" ha dichiarato una ragazza ventenne al New York Post.
Secondo il Wall Street Journal, Meta avrebbe scoperto che Instagram è dannoso per le ragazze adolescenti e aggrava i problemi riguardanti l'immagine del corpo, l'ansia e la depressione, ma la società ha minimizzato la valenza dello studio interno.
Un recente rapporto della popolare multinazionale di comunicazioni di marketing digitale e media Dentsu Aegis Network ha mostrato che, nonostante le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria abbiano fatto aumentare le attività online, un quinto (17%) dei GenZers ha disattivato i propri account sui social media nell’ultimo anno. In Italia, addirittura, il 25% dei giovani tra i 18 e i 24 anni hanno disattivato il proprio profilo social.