La scoperta è stata riportata sulla rivista Nature.
Gli archeologi dell’Università dell’Arizona hanno raccolto dati con un sondaggio aereo, utilizzando il metodo Laser Imaging Detection and Ranging (LIDAR), un telerilevamento laser che riproduce una mappa 3D della superficie sottostante. Grazie alla datazione al radiocarbonio hanno stabilito che la piattaforma risale al periodo tra il 1.000 e l’800 a.C. E' la più antica struttura monumentale della civiltà Maya trovata finora, oltre ad essere la più grande creata dai Maya mai individuata.
I resti, completamente nascosti sotto la superficie, sono relativi ad un’enorme piattaforma che reggeva una serie di varie altre strutture, tra cui una piramide di circa quattro metri.
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